A Mottafollone si sperimenta la recitazione per potenziare le funzioni cognitive e l’empatia

È sempre “buona la prima” quando sulla scena ci sono i nostri cari nonni! Molto di più di un semplice gioco teatrale, il progetto di drammatizzazione messo in campo per e con gli ospiti della Rsa Mottafollone, la Struttura nell’omonima località in provincia di Cosenza, rappresenta un innovativo modo per prendersi cura di loro. Con gli strumenti che la recitazione mette a disposizione, i nostri ospiti hanno la possibilità di sperimentare con successo un percorso finalizzato al potenziamento delle risorse cognitive, alla conoscenza di sé ed alla scoperta e/o riscoperta delle proprie potenzialità nonché al potenziamento dell’empatia. Mettono al centro dell’attività laboratoriale se stessi e la relazione con gli altri in uno scambio continuo di sensazioni, emozioni, parole e gesti ed il risultato finale è una rinnovata forma di dialogo e di condivisione.

Il progetto ha già portato alla realizzazione di due rappresentazioni di grande successo. Il debutto è avvenuto nel mese di dicembre 2022 quando è stato portato in scena “Il canto di Natale” di Charles Dickens. La fase preparatoria dell’attività ha approfondito i contenuti della storia con protagonista Scrooge, un ricco uomo d’affari noto per la sua avarizia ed il suo egoismo, odiatore del Natale, che ha ricevuto la visita dei tre Spiriti del Natale. Come è noto, gli avvenimenti lo portano a cambiare molti aspetti della sua vita e a capire che non bastano i soldi per essere felici, ma che è necessario imparare ad apprezzare anche le piccole cose. La morale ed i momenti salienti della narrazione sono stati oggetto di rivisitazione da parte degli ospiti della Rsa che hanno contestualizzato le battute inserendo espressioni dialettali, usi e costumi dei propri paesi di origine. Anche i costumi sono stati interamente realizzati da loro, dai cappelli ai mantelli.

Una seconda positiva esperienza ha riguardato poi, nel mese di ottobre 2023, in occasione della Festa dei Nonni, la rappresentazione della favola di Cappuccetto Rosso. Forti del precedente “allenamento” e incoraggiati dagli ottimi risultati e riconoscimenti ottenuti, i nostri nonnini si sono lanciati in un’altra recita sempre sotto la guida attenta degli educatori della Struttura. “Nonni in fabula” è il titolo dato all’iniziativa che ha consentito loro di vestire i panni dei celebri personaggi della storia senza tempo dopo, però, un opportuno studio dell’intreccio narrativo e dei personaggi che sono stati interpretati tutti con impegno e grande entusiasmo. Anche in quest’altra occasione non si sono tirati indietro rispetto alla costruzione delle scene: ognuno di loro, mettendo a servizio del progetto le proprie capacità e mostrandosi attento ma anche divertito, ha lavorato all’allestimento dello spettacolo, alla costruzione della scenografia nonché al confezionamento dei costumi. La rappresentazione è stata inserita in una giornata dedicata interamente ai nonni e che ha goduto anche della benedizione del parroco della parrocchia di Mottafollone, don Franco Cozzitorto, che ha sottolineato il valore degli anziani nella vita delle famiglie e dell’intera comunità.

Salire su un palco è stata, in entrambi i casi, un’esperienza terapeutica, ne hanno giovato non solo la memoria e la capacità di esprimersi: è stato sorprendente osservare gli attori in erba assaporare la libertà di sconfinare lo spazio fisico ed il tempo, di oltrepassare il perimetro della stanza dispiegando delle ali che non avevano mai indossato. In più, hanno lavorato con grande zelo ad un obiettivo comune, rispettando puntualmente gli appuntamenti settimanali con il laboratorio teatrale. Il gioco delle parti, la creazione del profilo dei personaggi e l’interpretazione dei ruoli ha permesso loro, poi, di far cadere paure e inibizioni lasciando spazio a momenti di condivisione ed integrazione, di vivere insomma un’esperienza unica, profonda, magica.

Grande la soddisfazione del Medico Responsabile, Giovanni Rosignuolo, nel vedere realizzati gli spettacoli, i suoi complimenti sono andati ai protagonisti assoluti di questa straordinaria esperienza ma soprattutto agli educatori per l’ottimo lavoro svolto e che ha dimostrato l’importanza dell’intervento educativo all’interno delle Rsa che può oltrepassare, in termini di costruzione di una dimensione di benessere per l’ospite, qualsiasi altra terapia.

Non ci resta, dunque, che attendere l’invito per la prossima pièce teatrale… sarà una nuova occasione per emozionarci tutti insieme!

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