Pellegrinaggio al Santuario di San Sosti (Cs) in occasione della “Festa della Cinta”

Il culto per la Madonna del Pettoruto nel suo santuario di San Sosti è una costante di fede tra i nostri ospiti delle Residenze che ricadono nel territorio cosentino. Sono in tanti, infatti, a desiderare di poterci tornare per raccogliersi in preghiera, per poter ripercorrere i cammini spirituali compiuti in altri momenti della vita e poterne riassaporare emozioni, profumi, paesaggi. E così, anche i nonni della Rsa di Mottafollone (Cs), in occasione della ricorrenza della “Festa della Cinta”, hanno attraversato devoti le montagne del Pollino per assurgere a Maria, la Vergine Madre di tutti i pellegrini che periodicamente percorrono il cammino che porta al santuario. Hanno riabbracciato la tradizione che si rinnova la prima domenica di maggio e che ha origini antichissime: risale al XVII secolo quando i cittadini di San Sosti piegati da pestilenze e catastrofi ambientali chiesero l’intercessione di Maria per potersi salvare e la “cinta”, che è una cordicella imbevuta di cera e tagliata in piccolissimi pezzi, simboleggia proprio l’avuto ricevuto e la vicinanza del Divino a cui rivolgersi per la grazia.

Il direttore sanitario della Struttura, Giovanni Rosignuolo, ha accolto con entusiasmo la richiesta dei nostri ospiti di rivivere, dunque, il pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Pettoruto e si è adoperato per organizzare, in due giornate, la trasferta di fede. I volontari della Confraternita di Misericordia di San Sosti ed il personale della Rsa, tra infermieri, educatori, assistente sociale e operatori, hanno accompagnato i nonni sui pulmini messi a disposizione, ed all’arrivo sono stati accolti dalle suore del santuario, dal parroco don Franco Cozzitorto e da Giovanni e Mario Rosignuolo. Grande l’emozione nel trovare anche i loro familiari felici di poter vivere insieme questo alto momento di preghiera, armonia e spiritualità.

All’interno del Santuario, don Franco ha impartito la benedizione a tutti i presenti mentre i nostri ospiti hanno intonato un canto votivo alla Madonna del Pettoruto e offerto alla Santissima un bouquet di candidi fiori di carta realizzati, precedentemente, durate le attività laboratoriali grafico-creative. Il pellegrinaggio si è rivelato un’esperienza indimenticabile e dal grande valore sociale oltre che spirituale in quanto è stata capace di creare momenti di profonda vicinanza e affettuosa condivisione tra tutti i partecipanti a cominciare dai primi momenti del viaggio in autobus e a finire col piacevolissimo pic-nic organizzato all’aperto al termine della funzione religiosa. Un’ulteriore nota di convivialità ad una giornata baciata dal sole e vissuta all’insegna delle emozioni positive, di una rinnovata speranza e degli alti valori della comunità.  

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