Palpabile l’emozione dei nostri ospiti durante l’accensione del falò in onore del Santo Patrono
San Nicola spalanca le porte del Natale: a Lungro il 6 dicembre, ricorrenza del santo patrono, è festa grande. Nella Cattedrale di San Nicola (kisha e ShenKollit), la principale chiesa dell’Eparchia di Lungro, la celebrazione è molto sentita. Nella vigilia, durante il vespro, vengono benedetti e distribuiti piccoli pani e, in serata, ogni rione organizza l’accensione dei fuochi chiamati in albanese “Kaminet”, attorno ai quali ci si riunisce, si intonano i canti dedicati al santo e si offrono cibi da degustare tutti insieme, soprattutto le crespelle fritte al momento.
La magica atmosfera legata a queste antiche tradizioni è stata ricreata all’interno del Centro di riabilitazione e Casa protetta “Don Milani” nel comune cosentino dove l’équipe multidisciplinare ha fatto rivivere ai nostri ospiti gli odori, i sapori, le musiche e, soprattutto, il calore che emana il fuoco nella tipica fredda serata di San Nicola. Il tutto è stato ricostruito proprio nel modo in cui i nostri nonnini hanno narrato, infatti, durante l’attività di gruppo incentrata sul “giornalino”, gli ospiti della Residenza hanno svolto in modo impeccabile un esercizio di reminiscenza, mettendo a paragone in maniera puntuale, gli uni con gli altri, i racconti dei propri vissuti nel paese di origine ed i cambiamenti che nel tempo hanno subìto i loro usi e costumi.
Per l’occasione è stato invitato il gruppo folkloristico “Te Bukurit” che, intonando e suonando le tradizionali canzoni dedicate al Santo, ha consentito ai tutti di rievocare esperienze emotivamente piacevoli e vivere momenti irripetibili e tanto cari. All’esterno della Struttura è stato acceso un falò, attorno al quale si sono riuniti alcuni ospiti, i membri del personale e il gruppo folkloristico e, tutti insieme, tenendosi per mano hanno intonato i canti dedicati al santo e alla Vergine Maria. All’accensione del fuoco, tra canti e musica, la commozione l’ha fatta da padrone, tutti i presenti sono apparsi particolarmente coinvolti dall’iniziativa e animati da uno spirito di gioia, qualcuno ha vestito dei panni teneramente malinconici, altri si sono incuriositi ed entusiasmati nel ricordare le loro tradizioni legate all’accensione dei falò. “Evviva San Nicola” ha esultato a gran voce ed in lingua albanese la signora P. R. alla fine dell’esibizione proprio come tradizione vuole, e tutti l’anno seguita con un lungo applauso.
Un momento di grande spiritualità è stato, poi, quello della benedizione dei panini da parte del parroco della Struttura, accompagnato dalla preghiera.
Il pomeriggio si è concluso con la degustazione delle “grispeglie”, rustici fritti molto graditi dai nostri ospiti che hanno consentito loro di assaporare, ancora una volta, il ricordo e l’emozione della storia!