Al centro della riflessione le parole del Santo Padre su incontro, dono e condivisione
Invoca la forza, conferma la fiducia e chiede la consolazione per il dolore della malattia: la Giornata Mondiale del Malato, giunta quest’anno alla sua 33° edizione, porta con sé fede e preghiera, è simbolo di aiuto e di accoglienza della sofferenza, rinvigorisce la bellezza di un cammino di speranza che non delude mai. La Rsa “Madonna di Porto” di Gimigliano (CZ) ha dedicato grande attenzione alle tematiche legate alla sofferenza di chi vive la malattia promuovendo dei momenti di profonda riflessione intorno agli interrogativi che lo stesso Santo Padre si pone rispetto al come rimanere forti quando siamo toccati da malattie invalidanti, e magari non abbiamo la possibilità di sostenerne i costi, oppure quando la nostra sofferenza legata al sentimento di impotenza si aggiunge a quella di chi soffre. E sempre riprendendo le parole di Papa Francesco, ha dato forma al suggerimento di soffermarsi sull’importanza dell’incontro, del dono e della condivisione che diventano balsamo per l’anima, promuovendo la Liturgia della Parola e l’unzione degli infermi, celebrata da don Fabrizio Fittante accompagnato da don Leo Greco, don Faustino Kalala e dal diacono Mario Arcuri.
La toccante funzione a cui hanno preso parte anche le famiglie dei nostri ospiti, si è svolta davanti ad uno scenario allestito sui temi del Giubileo e, durante il momento dell’offertorio, il personale ed i nostri nonni hanno donato alcuni simboli ad esso legati e realizzati da ciascuno di loro: la croce giubilare (la nostra ancora di salvezza), la campana giubilare (che ci richiama ad essere pellegrini di speranza), il Rosario (simbolo di affidamento delle proprie preghiere).