Gli ospiti della Struttura “Don Milani” aderiscono alla Giornata Internazionale del 25 novembre

Dicono “Stop alla violenza sulle donne” gli ospiti del Centro di riabilitazione e Casa protetta “Don Milani” di Lungro (Cs). Hanno coniato uno slogan senza “se” e senza “ma” che ha condensato i principi della Giornata internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne da far valere il 25 novembre ma anche tutti gli altri giorni dell’anno. La data “rossa” da poco trascorsa sul calendario è stata, infatti, soltanto l’ultima occasione per confrontarsi sull’importanza della nonviolenza e del rispetto della donna, a partire da una riflessione sui simboli legati al tema, primo fra tutti quello delle scarpe color carminio.

Dopo aver seguito con molto interesse la rassegna stampa, i nostri ospiti hanno espresso considerazioni tutte puntuali e pertinenti soffermandosi sul ruolo della donna nei decenni passati e sulla violenza “nascosta” tra le mura domestiche, hanno confrontato le condizioni di vita di un tempo con quelle appartenenti ai giorni nostri e notato come, nonostante la società per tanti versi evolva, la donna continui a vivere in posizioni spesso subordinate all’uomo. Alcune riflessioni sono scaturite proprio dalle loro esperienze di vita o dalla rievocazione di momenti difficili della storia quando per esempio, come ha riferito nonna D., la donna “sopportava tutto in silenzio, per vergogna, per la mancata indipendenza economica e per proteggere i propri figli”. Sorprendente è stato il coinvolgimento di tutti: con grande trasporto si sono lasciati guidare all’interno del dibattito e con rispettoso silenzio ed attenzione hanno ascoltato le testimonianze raccolte, dedicando un momento di raccoglimento alle vittime di violenza e messaggi di speranza in un cambiamento per il bene del prossimo e dei loro cari nipoti.

Unanime la volontà e l’impegno a fermare qualsiasi atto di violenza: a seguito del “gruppo ascolto”, nel quale si è parlato ampiamente della necessità di essere tutti convinti testimonial dei principi non violenti e della tutela delle differenze di genere, i nostri ospiti hanno accolto l’invito a farsi colorare il viso con un rossetto rigorosamente rosso. Tale gesto simbolico ha accompagnato tutti loro anche nelle attività che sono seguite, come quella di disegnare e colorare delle scarpette rosse che sono state, poi, appese nei vari locali della Struttura. Oltre che a testimoniare l’adesione alla Giornata di interesse mondiale, tale attività è andata ad integrare le altre già avviate dall’équipe multidisciplinare per il mantenimento e/o il potenziamento delle abilità prassiche e di manipolazione; quello del colorare in gruppo è risultato essere, infatti, un ottimo esercizio per l’integrazione sociale e lo sviluppo della capacità di intraprendere e portare a termine il compito.

La giornata si è conclusa con l’ascolto di alcune canzoni dedicate alle donne e, in particolare, tutti insieme hanno scelto di intonare “Mariposa”, la canzone di Fiorella Mannoia che rende omaggio a tutte le donne ed auspica che possano sempre avere libertà di espressione. Anche quest’ultima proposta si è inserita nella consueta programmazione settimanale delle attività che comprendono, appunto, il canto come strumento di espressione delle emozioni, in grado di far acquisire loro maggiore sicurezza andando ad ancidere sul livello di autostima.

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