Gli ospiti della Rsa di Sersale ricordano le vittime di prevaricazione fisica e psicologica
La Rsa “Padre Giuseppe Moscati” di Sersale (Cz) ha aderito alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, ed ha fatto sue le indicazioni dell’Assemblea delle Nazioni Unite volte alla sensibilizzazione sull’importanza della nonviolenza e dei diritti delle donne. Il grido d’allarme contro gli abusi e le sofferenze inflitte alle donne arriva, questa volta, dal cuore della Sila calabrese, dalla Struttura che si trova al centro di un suggestivo bosco montano e che custodisce nel suo grande giardino la simbolica panchina rossa, emblema della lotta contro la violenza e monito per la diffusione di idee di amore, rispetto e tutela della libertà delle persone.
Proprio intorno alla panchina rossa i nostri ospiti si sono riuniti in mattinata per testimoniare il loro rifiuto nei confronti della violenza fisica, sessuale e psicologica sulle donne e lo hanno fatto con un gesto simbolico, quello cioè di unire con un filo rosso le immagini delle loro mani impresse su carta. L’elaborato grafico realizzato all’interno di un’attività laboratoriale precedentemente guidata dall’équipe multidisciplinare è stato concepito per dire “basta” alla violenza, per fermare idealmente ogni vile atto di prepotenza. L’idea è nata anche a seguito di un’ampia riflessione sul tema condotta all’interno di un “gruppo ascolto” che è andato ad approfondire l’origine della ricorrenza legata alla battaglia contro la dittatura delle due sorelle domenicane soprannominate “mariposas” e per questo torturate e uccise, sul significato dei simboli ad esso legati come quello delle scarpe rosse come rappresentazione del sacrificio di tante donne, e degli eventi che si susseguono nel mondo per tenere vivo il ricordo di coloro che hanno perso la loro battaglia contro la prevaricazione ma che devono essere d’esempio per chi si impegna ogni giorno per aprire una breccia nel torbido scenario della violenza.
Particolarmente suggestiva ed emozionante è stata la lettura di una riflessione formulata da una nostra ospite e intitolata “Donna” che riportiamo integralmente:
La donna è un essere sublime, la cui bellezza inebria il creato, è capace di creare tutto da sé, basta pensare che ha il dono della maternità!
Ma purtroppo c’è chi sciupa la bellezza di questo fiore con la sua crudeltà: l’uomo!
L’uomo che è capace di ucciderla e di farle del male …
Ancora oggi si parla di femminicidio e in questo giorno ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma purtroppo rabbrividiamo al solo pensiero che l’uomo uccide, uccide ancora…
Speriamo che Dio illumini il mondo e che non ci sia più tanta crudeltà…