Ci sono le persone al centro del modellopgg healthcare che guarda al futuro dell’assistenza sanitaria assistenziale e riabilitativa forte della sua offerta resiliente e apprezzata, degli obiettivi strategici conseguiti in passato e degli incoraggianti dati del presente. La prima convention della nuova configurazione aziendale del Gruppo Poggi che si è svolta a Lamezia Terme lo scorso 17 luglio ha il sapore delle sane tradizioni che si rinnovano ma che, allo stesso tempo, si contaminano di spinte futuristiche ed innovazione oculata, di scelte sapientemente ponderate per accogliere le sfide verso cui muove l’universo delle RSA e della riabilitazione  senza mettere a repentaglio le esperienze ed il know how già consolidato. Più che come un cambiamento, il nuovo corso del Gruppo si presenta come un adeguamento flessibile e attento alle nuove richieste di un mercato in evoluzione e che si arricchisce di nuovo entusiasmo e nuove traiettorie di sviluppo. I germogli nati da radici profonde e robuste sono ora diventati rami vigorosi che si allungano verso l’orizzonte e agganciano gli imminenti scenari territoriali: la nuova generazione Poggi ha le idee chiare sul futuro dell’azienda e le ha delineate nel corso dell’evento che ha chiamato a raccolta centinaia di persone appartenenti all’organico aziendale, tra dipendenti e collaboratori delle diverse Strutture calabresi, in un clima di piena condivisione e partecipazione.

Il rapporto che il management ha con il personale è un’asimmetria simmetrica che fa leva sull’adesione emotiva al progetto aziendale prima ancora che professionale: nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, tutti sono chiamati ad esporre la propria visione ed i loro bisogni nella piena comprensione e nella piena considerazione delle idee e delle necessità di ognuno. E la convention è stata anche un’occasione per dare spazio e voce alle diverse categorie che compongono le équipe professionali, l’invito a prendere parte ad un brainstorming ha consentito a tanti di presentare la loro autentica testimonianza ma anche di formulare ipotesi su quale possa e debba essere il traguardo verso cui muovere tutti insieme, su come l’azienda voglia realizzare i suoi obiettivi senza tradire i suoi saldi valori. Sono emersi spunti di riflessione diversificati ma tutti accomunati dalla volontà di mettere al centro dell’azione la persona, e quindi l’ospite con i suoi bisogni, garantendogli un servizio d’eccellenza che sia rispettoso della sua identità, della sua dignità, del suo benessere psico-fisico e, non per ultimo, delle sue aspettative sul futuro. Il tutto mediante servizi di prevenzione, cura e riabilitazione ad elevati standard qualitativi.

Custodi della salute di Generazione in Generazione. Sono trent’anni che, sotto diversi assetti aziendali, la famiglia Poggi si prende cura dei nonni e delle famiglie calabresi e non solo. Massimo Poggi, capostipite della società, ha realizzato quello che definisce un “miracolo imprenditoriale”: aver raggiunto standard qualitativi d’eccellenza anche nei momenti di crisi finanziaria dettata da interferenze esterne all’azienda; aver retto con coraggio di fronte alle mire distruttive altrui; aver saputo interpretare, anche con lungimiranza, le metamorfosi dei servizi assistenziali necessariamente sempre più umanizzati e umanizzanti; aver vinto la battaglia contro il Covid ed aver saputo tenere compatta la squadra di lavoro anche nei momenti di maggiore sofferenza. Un bagaglio di non poco conto che oggi è nelle mani dei suoi tre figli, Gianmario, Vittorio e Alessandro a cui si affida consapevole di aver lasciato la nave a “marinai esperti” che sapranno valorizzare ancor di più l’esperienza di un operoso, generoso e qualificato equipaggio.

In continuità con questo recentissimo passato, la pgg healthcare adotta fin da subito un modello di gestione sostenibile e umanistico, garantendo un approccio olistico che pone al centro l’essere umano con un metodo inclusivo e familiare. Assicura alti standard qualitativi assistenziali, mediante costanti aggiornamenti nella formazione del personale, il miglioramento continuo delle sue strutture e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

 

 Prima le persone. “Prima le persone” è un monito e, contemporaneamente, la prospettiva sempre chiara della vision aziendale. E che aderisce in pieno al processo sempre più impellente, al livello nazionale ed internazionale, di umanizzazione delle cure inteso come necessità di dare priorità all’esperienza di sofferenza ed ai vissuti dell’ospite, sintonizzandosi con questo e progettando un percorso riabilitativo che abbracci emozioni e sensazioni oltre che interventi medici ed infermieristici, anche in presenza di quadri patologici complessi. L’obiettivo è fare in modo che la persona viva la massima qualità di vita possibile anche in una condizione di residenzialità e ciò risulta fattibile se il sistema di accudimento della persona coinvolge tutti gli operatori ad ogni livello. Questo la pgg healthcare lo sa bene: l’eccellenza si ottiene quando tutti prendono in carico il paziente e le sue necessità, non solo chi ci si relaziona quotidianamente per il soddisfacimento dei suoi bisogni primari ma anche chi si adopera affinché la macchina organizzativa sia sempre ben oleata. Ecco perché uno dei momenti salienti della convention ha riguardato la presentazione di coloro che dirigono e coordinano la parte amministrativa, che garantiscono il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di qualità, che curano la parte anche informatica e che si adoperano per il benessere del personale. E ancora, gli eccellenti medici responsabili delle diverse Strutture ed i medici specialisti che lavorano per garantire la massima qualità di cura, i referenti amministrativi che mediano le procedure tra gli uffici centrali e ciascuna Residenza, favorendo anche il processo di adattamento all’ambiente anche dei familiari, nonché i numerosi consulenti che a vario titolo contribuiscono al successo dell’impresa.

 I numeri dopo. Le cifre che Gianmario Poggi (Amministratore Unico) ha presentato a questa prima convention bucano lo schermo per la loro straordinarietà: 7 Strutture sanitarie, 6 Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), 2 Riabilitazione Estensiva Extraospedaliera a Ciclo Continuativo (REECC), 1 Casa protetta (CP), 20 prestazioni di Riabilitazione Estensiva Extraospedaliera a Ciclo Diurno (RECS) in cui lavorano in 369 tra collaboratori e consulenti, il 79% dei quali a tempo indeterminato e di cui 219 donne. Di queste ultime, nel ventennio 2004/2024 l’azienda ha sostenuto con orgoglio 110 maternità certa che sostenere la genitorialità, consentendo alle proprie collaboratrici di conciliare lavoro e famiglia, sia uno strumento di accompagnamento della crescita professionale e personale delle singole collaboratrici e, contemporaneamente, di sviluppo aziendale.

 Ma che il Gruppo investe nel benessere dei suoi collaboratori si capisce anche dal fatto che quasi il 70% del fatturato è impiegato in emolumenti e ben il 4% reinvestito in formazione del personale, anche grazie all’iniziativa governativa “credito d’imposta formazione 4.0”. Formazione che spesso coincide anche con lo sviluppo di una politica “verde” laddove questa venga focalizzata sulla possibilità di far acquisire al personale competenze coerenti con ottiche green che conducano allo sviluppo di strategie per sostenere, per esempio, in autonomia, il fabbisogno energetico dell’azienda e la Digitalizzazione.

Una quantità cospicua di risorse è, non per ultimo, investita anche nel campo della robotica per la riabilitazione e concorre alla realizzazione di uno dei più importanti Centri riabilitativi del Sud Italia, un centro di eccellenza con tecnologie mediche avanzate per il recupero della funzionalità degli arti superiori e inferiori con la speranza che possa contribuire a mettere fine alla migrazione sanitaria e faccia sì che la Regione Calabria non sia costretta ad acquistare prestazioni dal resto d’Italia.

 

 Scenari futuri. Il 23% della popolazione calabrese ha un’età superiore ai 65 anni ed il dato è destinato ad aumentare. Per questo la pgg healtcare sta già pensando a come implementare i servizi per la fascia più anziana e debole della popolazione. Tra i progetti di sviluppo compare l’Assistenza Domiciliare integrata, l’insieme di servizi ed interventi socio-sanitari erogati al paziente all’interno della sua abitazione e che prevede tramite l’intervento di medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e OSS, 4 livelli di cure. Verranno erogate prestazioni riconducibili a: attività educativo-relazionale-ambientale; trattamenti farmacologici e di mantenimento dell’omeostasi; funzioni respiratorie; funzioni alimentari; funzioni escretorie; trattamenti delle lesioni cutanee e riabilitativi; nursing; telemonitoraggio e televisita. Il tutto per un totale di 1190 prestazioni al giorno richieste.

CREDO (CREscit eunDO) è il secondo binario di sviluppo e riguarda la messa a regime di un processo di digitalizzazione e standardizzazione, avviato nel 2019, e che prevede la creazione di un applicativo che consentirà il tracciamento del percorso di vita e di cura del paziente in RSA. Tale strumento renderà la comunicazione tra le varie figure professionali ancora più efficace e faciliterà l’intervento di ciascuno in quanto potrà attingere, in maniera immediata e puntuale, a tutte le informazioni che riguardano il paziente andando ad intervenire ancora più tempestivamente per il mantenimento del suo benessere sfruttando i dati aggiornati in tempo reale.

 

E ancora, il futuro vedrà la nascita di un polo di riabilitazione robotica e tradizionale, di un poliambulatorio specialistico, di un centro diagnostico all’avanguardia oltre che il rinnovo e l’arricchimento dell’arredamento e delle attrezzature delle Strutture già esistenti.

 

 

 

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